venerdì 21 ottobre 2011

Relax... ma quale?

Domenica... domenica... che bella parola! Letto, cucina, riposo, marito. Quanto mi manca! Le mie domeniche sono sempre fatte di lavoro e velocità. Sì perché, avendo poche ore a disposizione libere, devo sempre fare tutto di corsa per arrivare al lavoro in tempo. 
La scorsa domenica, invece e finalmente, mi sono goduta 24 ore di mio marito con calma. Me felice ^_^ Tutta una giornata di relax!!! Cosa faccio? Pulizie? No, ho un solo giorno e lo dedico alle pulizie? Non si può. Scampagnata? Il tempo non lo permette più. Mmmm, troppo difficile scegliere: stiamo sul classico. Cucina e calcio. Giusto!

Anzitutto prepariamo una ricettina veloce per il pranzo della domenica.

Ricetta:
500 g spaghetti (meglio stare abbondanti);
4 uova grandi Le Naturelle;
100 g asparagi selvatici già puliti;
2 cucchiai grana;
sale, peperoncino, olio evo q.b.

Mettete a bollire l'acqua per gli spaghetti; in una padella mettere dell'olio e far soffriggere gli asparagi con mezzo bicchiere d'acqua e del peperoncino; gli asparagi dovranno restare un po' al dente, altrimenti si riducono a pappa e non va bene. Calare gli spaghetti nell'acqua bollente e salata. In una ciotolina sbattere le uova Le Naturelle con sale e il grana. Scolare gli spaghetti al dente e buttarli nella padella, dare una prima mescolata e versarvi dentro le uova. Continuare a mescolare con il gas spento, finché le uova non saranno rapprese, ma morbide. Per dare più gusto, si può aggiungere anche della pancetta.

Questa è la mia carbonara rivisitata, ha un sapore più delicato per la presenza degli asparagi. Non è molto saporito come piatto, però si può aggiungere del grana in più nelle uova.


Per oggi è tutto, alla prossima pasticciata!

Per la cronaca, il Sustinenza ha perso 1-0.


                                     Anto.

mercoledì 12 ottobre 2011

Limoni della costiera a Sustinenza

Vi racconto un po' dei fatti miei (come se fin'ora non l'avessi fatto). Il mio martedì sera è cucinare per circa 20-30 ragazzi dai 16 ai boh anni. Si tratta delle squadre dei Junores e di III categoria del Sustinenza: in questo giorno di solito succede che si allenano insieme e la società offre loro un piatto di pasta. I ragazzi danno grandi soddisfazioni, ognuno di loro mangia almeno 2 piatti di pasta, perciò per 30 devo farne almeno 5 kg. 
Ieri ho fatto anche il dolce. Avevo un po' di limoni della costiera da smaltire e perciò ho pensato subito alla crostata di limoni di zia Maria. E' la sorella di mia mamma che fà dei dolci buonissimi, soprattutto il babà. La sua crostata è formata da una frolla morbida ripiena di una crema al limone molto fresca. Dato che l'aria comincia a essere pungente, ho messo anche qualche amarena dentro.

Ricetta
per la frolla: 
500 g farina 00;
200 g zucchero;
3 uova medie Le Naturelle;
100 g margarina (io ho usato burro);
1 bustina lievito.

Mettere la farina, lo zucchero e il lievito su un piano e fare un buco al centro, sistemarvi dentro la margarina morbida a pezzi e lavorare il tutto finché l'impasto non diventa come una sabbia spessa. Aggiungere 1 uovo alla volta; io ho usato quelle provenienti da allevamenti biologici. Lasciar riposare il panetto mezz'ora in frigo.

Per la crema:
10 cucchiai zucchero;
2 uova intere medie Le Naturelle;
2 limoni grattugiati e spremuti;
2 cucchiai amido di mais;
2 bicchieri acqua.

Mettere in una pentola i 2 bicchieri d'acqua con i limoni spremuti, sbattere in una ciotola le uova con lo zucchero, poi aggiungere l'amido di mais e i limoni grattugiati e unire il tutto all'acqua. Con una frusta mescolare finché il composto non è rappreso. Lasciar raffreddare.

Dividere in due il panetto di frolla, stendere il primo e sistemarlo in una teglia imburrata e infarinata o rivestita di carta forno. Rovesciare la crema al limone sulla frolla, mettere qualche amarena e coprire con la restante frolla e infornare per un'ora a 180°-190°. Spolverare di zucchero a velo.




Questa è l'unica fetta che sono riuscita a salvare. Ben 2 torte sono state spazzolate via in una attimo.

Alla prossima pasticciata.
                              Anto.
 

10 e non sentirli

Quando ho cominciato a frequentare mio marito, mi dicevano che la bassa veronese è la zona tipica del mobile d'arte. All'inizio non mi sembrava una cosa rilevante però, abitando qua ti rendi realmente conto di quanto questo settore possa trascinare l'economia locale. La mia città natale ha una gran varietà di negozi: dalla cartoleria, alla profumeria, il negozio di giocattoli, molti bar, librerie, abbigliamento, fotografi, fiori, e qualsiasi cosa vi venga in mente, c'è. Qui in bassa, invece, resti perplessa davanti alla quantità di mobilifici, mobilieri e mostre. Una volta mi è stato detto che ogni persona della zona ha almeno un parente  che fa il falegname... fate voi i conti.
Con la crisi molti sono stati costretti a chiudere, purtroppo, e il paesaggio è piuttosto desolante. Per fortuna i più forti resistono e tra questi, c'è anche il papà del nostro caro Christian. Da 10 anni ha aperto la sua ditta e Chris voleva festeggiare questo traguardo con una torta.






La base è uno sponge alla cannella con ripieno di mousse di yogurt alla fragola. La copertura è in pdz, così come anche il logo dell'azienda. Volevo ottenere un effetto legno sulla copertura, che alla fine non è riuscito, ma non è male. Purtroppo il logo non è uguale uguale, ma ho dovuto adattarlo alla grandezza della torta. Chris, porta pazienza! Spero che al tuo papà sia piaciuta lo stesso.


Ora vado che ho una squadra che mi aspetta: non capite male, nel prossimo post vi spiegherò tutto.


Alla prossima pasticciata!


                               Anto.

giovedì 6 ottobre 2011

Se son rose, si mangeranno.

Rosa, rosae rosae... ricordi del latino studiato al liceo. Una delle primissime lezioni, c'è la prima declinazione dei nomi. Spiegarlo qui sarebbe lunga, perciò arriviamo subito alla ricetta. 
Che c'azzecca la cucina col latino? C'entra c'entra perché una domenica ero a casa e ho fatto le rose al forno. Non sono diventata una mangiatrice di fiori, ma è una pasta che prende questa forma.





 So che dalle foto non si vedono benissimo 'ste rose, ma l'ultima rende l'idea. 

Ricetta:

per la sfoglia:
400 g farina OO;
4 uova medie Le Naturelle;
un cucc. olio;
sale

Si mette la farina sul banco o in un contenitore ampio, nel buco in mezzo si mettono le uova, l'olio e il sale. Si impasta il tutto finché non diventa liscio. Coprire con pellicola e mettere in frigo 20-30 min. Nel frattempo si prepara il ripieno.

per il ripieno:
200 g prosciutto cotto;
300 g spinaci surgelati;
250 g ricotta;
125 g mascarpone;
2 cucc. grana grattugiato;
2 uova Le Naturelle;
sale, pepe e noce moscata q.b.

Cuocere gli spinaci in una padella con un po' d'olio, aggiustare di sale e pepe e lasciar raffreddare. In una ciotola mescolare ricotta, mascarpone (serve per dare più morbidezza e dolcezza al ripieno; se non piace si può sostituire con un altro formaggio e con altra ricotta), grana, sale, pepe e noce moscata. Aggiungere gli spinaci freddi e sminuzzati con le forbici, correggere il gusto di sale.

Stendere la pasta fresca a uno spessore di circa 2 mm (molto sottile, per capirsi), mettervi sopra le fette di prosciutto cotto, il ripieno di ricotta e spinaci e arrotolare il tutto.  Chi stende la pasta a mano, avrà un unico serpente molto lungo, mentre chi usa la macchina, ne otterrà molti di circa 15-20 cm. Tagliare dai rotoli dei dischi dello spessore di 5 cm. Sistemarli un po' stretti in una teglia imburrata o con uno strato di sugo di pomodoro sul fondo, con i cerchi della pasta verso l'alto. Coprire con pomodoro o besciamella e una generosa grattugiata di grana. Infornare a 180° per 20-30 min.
Dalle foto si nota che io ho fatto 2 teglie: una con il pomodoro e l'altra con la besciamella. Ovviamente io vi ho dato l'input, voi potete decidere cosa mettere nelle rose e come condirle. La prossima volta proverò a farle di pesce, con zucchine e gamberetti.



Con questa ricetta partecipo al Contest di Fusilli al tegamino.

Per oggi è tutto, alla prossima pasticciata.
                                       Anto.

lunedì 3 ottobre 2011

Quante mail per una torta!

La mia ultima torta ha una storia che comincia circa un mese fa.
Una mattina mi arriva una mail da parte di Tania, un'amica della mia amica Anna: mi chiede di farle una torta per il compleanno del compagno Sandro per il 2 ottobre. Al momento, mi chiedo perché farmi una prenotazione con così tanto anticipo, ma continuando a leggere, mi dò una risposta. Il soggetto dovrà essere una delle 2 passioni del festeggiato: la riproduzione della macchinina telecomandata tipo F1 che Sandro ha ricostruito con i suoi amici, una MBX 6 per la precisione, (qui già avevo i sudori, speravo in una seconda opzione più semplice), oppure oppure la moto del mitico Doctor Valentino Rossi, che io adoro (seconda opzione da panico!). Ho scelto la macchina.
Quindi, torta per 15 persone, nessun ripieno particolarmente dolce e l'assenza di liquori perché alla festa ci sarebbero stati dei bambini, mi mancava solo il soggetto a cui ispirarmi.
Tania mi ha mandato diverse foto della suddetta:









Avete capito perché ero preoccupata?
Comunque alla fine, tra una mail di Tania, la partita del Sustinenza (per la cronaca, i ragazzi hanno perso, ma hanno giocato molto bene), il lavoro e cene di compleanno, ho fatto 'sta torta ed è venuto fuori questo:








Non è carina? Ovviamente, ci sono delle imperfezioni, ma non sarebbe una mia torta se fosse perfetta.
Lo sponge è bianco aromatizzato alla cannella, mentre per il ripieno ho provato una cosa un po' fresca, una chantilly allo zenzero. La macchina ha uno scheletro di pezzi di sponge incollati con crema al burro e ricoperti con pdz, le scritte sono fatte con un pennerello alimentare nero, mentre il logo della Marlboro è disegnato  mano con colori il colore in polvere dorato. La base dove poggia la macchina è color terra per ricordare un po' la pista che Sandro ha costruito con i suoi amici in giardino per farla correre, e questo spiega la presenza dell'erba e dei sassi.

Lavoro un po' complesso ma molto molto soddisfacente. Devo ringraziare Tania per la sua gentilezza e la pazienza che ha avuto... cosa non fanno le donne per i loro uomini!

Per oggi è tutto, mercoledì vi propongo una ricetta carina salata.

Alla prossima pasticciata,

                             Anto.
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