giovedì 15 dicembre 2011

Spiderman

Doppio compleanno per 2 bimbi. Circa un mese fa mi ha ricontatatta Tania (ricordate l'amica di Anna che voleva una torta a forma di macchinina? Proprio lei!). Ora però ha un progetto molto più semplice: una torta di compleanno per i suoi nipotini con soggetto Spiderman. 
Il più di voi sapranno che questo cartone animato di solito è quasi sempre raffigurato su base blu con la città intorno alla torta e la ragnatela sul top. Io avevo pensato a qualcosa di diverso, ma la nausea e la stanchezza non mi hanno permesso di fare quello che volevo. Comunque, per la base ho fatto uno sponge all'arancia, ripieno di crema pasticciera al cioccolato e ricoperto da crema al burro al cioccolato. 
Palazzi, copertura e Spiderman sono in pdz, mentre le scritte e il ragno sul top sono fatte a mano con i pennarelli alimentari.
 







venerdì 21 ottobre 2011

Relax... ma quale?

Domenica... domenica... che bella parola! Letto, cucina, riposo, marito. Quanto mi manca! Le mie domeniche sono sempre fatte di lavoro e velocità. Sì perché, avendo poche ore a disposizione libere, devo sempre fare tutto di corsa per arrivare al lavoro in tempo. 
La scorsa domenica, invece e finalmente, mi sono goduta 24 ore di mio marito con calma. Me felice ^_^ Tutta una giornata di relax!!! Cosa faccio? Pulizie? No, ho un solo giorno e lo dedico alle pulizie? Non si può. Scampagnata? Il tempo non lo permette più. Mmmm, troppo difficile scegliere: stiamo sul classico. Cucina e calcio. Giusto!

Anzitutto prepariamo una ricettina veloce per il pranzo della domenica.

Ricetta:
500 g spaghetti (meglio stare abbondanti);
4 uova grandi Le Naturelle;
100 g asparagi selvatici già puliti;
2 cucchiai grana;
sale, peperoncino, olio evo q.b.

Mettete a bollire l'acqua per gli spaghetti; in una padella mettere dell'olio e far soffriggere gli asparagi con mezzo bicchiere d'acqua e del peperoncino; gli asparagi dovranno restare un po' al dente, altrimenti si riducono a pappa e non va bene. Calare gli spaghetti nell'acqua bollente e salata. In una ciotolina sbattere le uova Le Naturelle con sale e il grana. Scolare gli spaghetti al dente e buttarli nella padella, dare una prima mescolata e versarvi dentro le uova. Continuare a mescolare con il gas spento, finché le uova non saranno rapprese, ma morbide. Per dare più gusto, si può aggiungere anche della pancetta.

Questa è la mia carbonara rivisitata, ha un sapore più delicato per la presenza degli asparagi. Non è molto saporito come piatto, però si può aggiungere del grana in più nelle uova.


Per oggi è tutto, alla prossima pasticciata!

Per la cronaca, il Sustinenza ha perso 1-0.


                                     Anto.

mercoledì 12 ottobre 2011

Limoni della costiera a Sustinenza

Vi racconto un po' dei fatti miei (come se fin'ora non l'avessi fatto). Il mio martedì sera è cucinare per circa 20-30 ragazzi dai 16 ai boh anni. Si tratta delle squadre dei Junores e di III categoria del Sustinenza: in questo giorno di solito succede che si allenano insieme e la società offre loro un piatto di pasta. I ragazzi danno grandi soddisfazioni, ognuno di loro mangia almeno 2 piatti di pasta, perciò per 30 devo farne almeno 5 kg. 
Ieri ho fatto anche il dolce. Avevo un po' di limoni della costiera da smaltire e perciò ho pensato subito alla crostata di limoni di zia Maria. E' la sorella di mia mamma che fà dei dolci buonissimi, soprattutto il babà. La sua crostata è formata da una frolla morbida ripiena di una crema al limone molto fresca. Dato che l'aria comincia a essere pungente, ho messo anche qualche amarena dentro.

Ricetta
per la frolla: 
500 g farina 00;
200 g zucchero;
3 uova medie Le Naturelle;
100 g margarina (io ho usato burro);
1 bustina lievito.

Mettere la farina, lo zucchero e il lievito su un piano e fare un buco al centro, sistemarvi dentro la margarina morbida a pezzi e lavorare il tutto finché l'impasto non diventa come una sabbia spessa. Aggiungere 1 uovo alla volta; io ho usato quelle provenienti da allevamenti biologici. Lasciar riposare il panetto mezz'ora in frigo.

Per la crema:
10 cucchiai zucchero;
2 uova intere medie Le Naturelle;
2 limoni grattugiati e spremuti;
2 cucchiai amido di mais;
2 bicchieri acqua.

Mettere in una pentola i 2 bicchieri d'acqua con i limoni spremuti, sbattere in una ciotola le uova con lo zucchero, poi aggiungere l'amido di mais e i limoni grattugiati e unire il tutto all'acqua. Con una frusta mescolare finché il composto non è rappreso. Lasciar raffreddare.

Dividere in due il panetto di frolla, stendere il primo e sistemarlo in una teglia imburrata e infarinata o rivestita di carta forno. Rovesciare la crema al limone sulla frolla, mettere qualche amarena e coprire con la restante frolla e infornare per un'ora a 180°-190°. Spolverare di zucchero a velo.




Questa è l'unica fetta che sono riuscita a salvare. Ben 2 torte sono state spazzolate via in una attimo.

Alla prossima pasticciata.
                              Anto.
 

10 e non sentirli

Quando ho cominciato a frequentare mio marito, mi dicevano che la bassa veronese è la zona tipica del mobile d'arte. All'inizio non mi sembrava una cosa rilevante però, abitando qua ti rendi realmente conto di quanto questo settore possa trascinare l'economia locale. La mia città natale ha una gran varietà di negozi: dalla cartoleria, alla profumeria, il negozio di giocattoli, molti bar, librerie, abbigliamento, fotografi, fiori, e qualsiasi cosa vi venga in mente, c'è. Qui in bassa, invece, resti perplessa davanti alla quantità di mobilifici, mobilieri e mostre. Una volta mi è stato detto che ogni persona della zona ha almeno un parente  che fa il falegname... fate voi i conti.
Con la crisi molti sono stati costretti a chiudere, purtroppo, e il paesaggio è piuttosto desolante. Per fortuna i più forti resistono e tra questi, c'è anche il papà del nostro caro Christian. Da 10 anni ha aperto la sua ditta e Chris voleva festeggiare questo traguardo con una torta.






La base è uno sponge alla cannella con ripieno di mousse di yogurt alla fragola. La copertura è in pdz, così come anche il logo dell'azienda. Volevo ottenere un effetto legno sulla copertura, che alla fine non è riuscito, ma non è male. Purtroppo il logo non è uguale uguale, ma ho dovuto adattarlo alla grandezza della torta. Chris, porta pazienza! Spero che al tuo papà sia piaciuta lo stesso.


Ora vado che ho una squadra che mi aspetta: non capite male, nel prossimo post vi spiegherò tutto.


Alla prossima pasticciata!


                               Anto.

giovedì 6 ottobre 2011

Se son rose, si mangeranno.

Rosa, rosae rosae... ricordi del latino studiato al liceo. Una delle primissime lezioni, c'è la prima declinazione dei nomi. Spiegarlo qui sarebbe lunga, perciò arriviamo subito alla ricetta. 
Che c'azzecca la cucina col latino? C'entra c'entra perché una domenica ero a casa e ho fatto le rose al forno. Non sono diventata una mangiatrice di fiori, ma è una pasta che prende questa forma.





 So che dalle foto non si vedono benissimo 'ste rose, ma l'ultima rende l'idea. 

Ricetta:

per la sfoglia:
400 g farina OO;
4 uova medie Le Naturelle;
un cucc. olio;
sale

Si mette la farina sul banco o in un contenitore ampio, nel buco in mezzo si mettono le uova, l'olio e il sale. Si impasta il tutto finché non diventa liscio. Coprire con pellicola e mettere in frigo 20-30 min. Nel frattempo si prepara il ripieno.

per il ripieno:
200 g prosciutto cotto;
300 g spinaci surgelati;
250 g ricotta;
125 g mascarpone;
2 cucc. grana grattugiato;
2 uova Le Naturelle;
sale, pepe e noce moscata q.b.

Cuocere gli spinaci in una padella con un po' d'olio, aggiustare di sale e pepe e lasciar raffreddare. In una ciotola mescolare ricotta, mascarpone (serve per dare più morbidezza e dolcezza al ripieno; se non piace si può sostituire con un altro formaggio e con altra ricotta), grana, sale, pepe e noce moscata. Aggiungere gli spinaci freddi e sminuzzati con le forbici, correggere il gusto di sale.

Stendere la pasta fresca a uno spessore di circa 2 mm (molto sottile, per capirsi), mettervi sopra le fette di prosciutto cotto, il ripieno di ricotta e spinaci e arrotolare il tutto.  Chi stende la pasta a mano, avrà un unico serpente molto lungo, mentre chi usa la macchina, ne otterrà molti di circa 15-20 cm. Tagliare dai rotoli dei dischi dello spessore di 5 cm. Sistemarli un po' stretti in una teglia imburrata o con uno strato di sugo di pomodoro sul fondo, con i cerchi della pasta verso l'alto. Coprire con pomodoro o besciamella e una generosa grattugiata di grana. Infornare a 180° per 20-30 min.
Dalle foto si nota che io ho fatto 2 teglie: una con il pomodoro e l'altra con la besciamella. Ovviamente io vi ho dato l'input, voi potete decidere cosa mettere nelle rose e come condirle. La prossima volta proverò a farle di pesce, con zucchine e gamberetti.



Con questa ricetta partecipo al Contest di Fusilli al tegamino.

Per oggi è tutto, alla prossima pasticciata.
                                       Anto.

lunedì 3 ottobre 2011

Quante mail per una torta!

La mia ultima torta ha una storia che comincia circa un mese fa.
Una mattina mi arriva una mail da parte di Tania, un'amica della mia amica Anna: mi chiede di farle una torta per il compleanno del compagno Sandro per il 2 ottobre. Al momento, mi chiedo perché farmi una prenotazione con così tanto anticipo, ma continuando a leggere, mi dò una risposta. Il soggetto dovrà essere una delle 2 passioni del festeggiato: la riproduzione della macchinina telecomandata tipo F1 che Sandro ha ricostruito con i suoi amici, una MBX 6 per la precisione, (qui già avevo i sudori, speravo in una seconda opzione più semplice), oppure oppure la moto del mitico Doctor Valentino Rossi, che io adoro (seconda opzione da panico!). Ho scelto la macchina.
Quindi, torta per 15 persone, nessun ripieno particolarmente dolce e l'assenza di liquori perché alla festa ci sarebbero stati dei bambini, mi mancava solo il soggetto a cui ispirarmi.
Tania mi ha mandato diverse foto della suddetta:









Avete capito perché ero preoccupata?
Comunque alla fine, tra una mail di Tania, la partita del Sustinenza (per la cronaca, i ragazzi hanno perso, ma hanno giocato molto bene), il lavoro e cene di compleanno, ho fatto 'sta torta ed è venuto fuori questo:








Non è carina? Ovviamente, ci sono delle imperfezioni, ma non sarebbe una mia torta se fosse perfetta.
Lo sponge è bianco aromatizzato alla cannella, mentre per il ripieno ho provato una cosa un po' fresca, una chantilly allo zenzero. La macchina ha uno scheletro di pezzi di sponge incollati con crema al burro e ricoperti con pdz, le scritte sono fatte con un pennerello alimentare nero, mentre il logo della Marlboro è disegnato  mano con colori il colore in polvere dorato. La base dove poggia la macchina è color terra per ricordare un po' la pista che Sandro ha costruito con i suoi amici in giardino per farla correre, e questo spiega la presenza dell'erba e dei sassi.

Lavoro un po' complesso ma molto molto soddisfacente. Devo ringraziare Tania per la sua gentilezza e la pazienza che ha avuto... cosa non fanno le donne per i loro uomini!

Per oggi è tutto, mercoledì vi propongo una ricetta carina salata.

Alla prossima pasticciata,

                             Anto.

giovedì 29 settembre 2011

Hellas Verona, gioie e dolori

L'Hellas è un po' così... odio e amore. E' un rapporto biunivoco! I tifosi incitano i giocatori con cori e parole, questi giocano al meglio per rendere il pubblico contento e incitarli sempre più forte. A volte l'amore si rompe, come ogni buona coppia, perché manca una delle due parti. In effetti i calciatori non sono macchine e possono anche fallire, perciò i tifosi si risentono e decidono di non seguire più la squadra, ma l'amore è troppo forte. Come l'innamorato speranzoso, che prova a salvare il rapporto fino all'ultimo, così il tifoso ricomincia a incitare e cantare per il suo Verona.
Questo amore stava per trasformarsi in odio nella scorsa stagione, quando sembrava che i giocatori non combattessero più per il loro campionato. Alla fine sono riusciti a guadagnarsi la promozione in Serie B. Fantastici!
Proprio alla promozione ho dedicato la mia ultima torta







La base è uno sponge alla vaniglia con ripieno di chantilly ai lamponi e mirtilli... buonaaaaa... la copertura è in pdz.

Alla prossima pasticciata!
                          Anto.

lunedì 26 settembre 2011

Ogni promessa è debito

E' stata una settimana bella piena e finalmente sono arrivata alla fine. Il problema è che anche questa si prospetta niente male anche questa. Staremo a vedere...
Qualche post fa vi dissi che avrei dato la ricetta dell'Angelcake con crema al burro. Questa torta è molto buona da sola, con la crema e anche come base per le torte, grazie alla sua elasticità. Da sola non è particolarmente grassa perché la base è composta da soli albumi, zucchero e farina, mentre la crema è bella ricca per la presenza di tuorli, zucchero e tanto burro. Però il sapore non è forte come si potrebbe pensare. Si conserva tranquillamente fuori dal frigorifero anche per qualche giorno. Partiamo con la ricetta:

Angelcake:
360 g di albume Le Naturelle
200 g di zucchero semolato; 
5 g di cremor tartaro; 
150 g di farina 180 W (DB); 
150 g di zucchero semolato; 
10 g di limoncello; 
2 g di scorza di limone; 
2 g di sale; 
1 bacca di vaniglia. 
Montate gli albumi con i 200 g di zucchero, il cremor tartaro e la vaniglia;





a parte miscelare la farina setacciata con lo zucchero. Quando gli albumi saranno montati, unire le polveri e mescolare con una spatola dal basso verso l'alto. Aggiungere poi il limoncello, la scorza di limone e il sale. Infornare a 170° per mezz'ora circa.


L'angelcake non va assolutamente sformata prima del raffreddamento completo, anzi, bisognerebbe rovesciare la tortiera e tenerla in equilibrio su una bottiglia e poi tirarlo fuori con l'aiuto di una spatola. Siccome io non ho fatto questa operazione, è venuta un po' male (ma era buona lo stesso!).


Crema al burro:

250 g di zucchero semolato; 
80 g di acqua; 
25 g di glucosio; 
140 g di tuorlo d’uovo Le Naturelle; 
500 g di burro; 
1 bacca di vaniglia; 
30 g di amaretto di Saronno.

Far bollire l'acqua con lo zucchero e il glucosio


nel frattempo montare i tuorli con la vaniglia.


Quando lo sciroppo arriverà a 121°, versarne prima metà nei tuorli con la frusta in movimento, poi ancora a filo continuando a montare.



Aggiungere il burro a pomata un po' per volta, sempre montando la crema, fino a raffreddamento. 






Decorare a piacere e spolverizzare con zucchero a velo.










Per questa ricetta ho usato uova Naturelle grandissime fresche allevate a terra: come le ricette precedenti, usare uova grandissime permette di avere maggior prodotto con minori quantità, la pastorizzazione (zucchero cotto a 121° e versato sulle uova) permette di evitare l'uso di uova freschissime, anche se quelle di Eurovo sono abbastanza fresche, anche in presenza di ricette dove l'uovo si usa a crudo.

Mi piace questa ricetta perché finalmente si usa tutto dell'uovo, senza spreco! All'incirca ce ne vorranno 10-12. Come dicevo prima, il dolce si conserva tranquillamente fuori dal frigo e sta bene in qualsiasi forma.

Per questa ricetta è tutto, alla prossima pasticciata!


                                               Anto.

martedì 20 settembre 2011

Torta di ricordi

Con l'ultima torta ho fatto un salto nel passato. Dall'inizio....

Venerdì sera mi telefona Paolo e mi ordina una torta con tema il gelato. Decido di farcirla con una mousse alle fragole e qual è il miglior abbinamento se non il cioccolato? Che chocolate sponge sia! Anche perché come dico  sempre, non mi piace stratificare le torte con lo stesso colore, amo i contrasti. Poi, copertura in pdz e decorazioni. Per la decorazione ho provato qualcosa di nuovo (sono in fare sperimentale!), ricordavo di aver visto sul sito della mia amica Vale una cartoon cake, visto che dovrà essere una torta divertente.
Ricordi dicevo: l'intenzione era quella di fare della base come una coppetta da gelato e la superficie decorata come un gelato, con sopra un ometto che sbavetta pensando al gelato. Ho fatto la finta coppetta in azzurro, come le coppe della gelateria dove andavo da bambina: la gelateria "Polo". Quando io ero piccola, Battipaglia non era grande come adesso e non c'erano moltissimi negozi... anche le gelaterie si contavano sulle dita di una mano. Ricordo i loro gelati buonissimi nelle coppette azzurre con la figura di un pagliaccio  disegnato e le palette azzurre (è in questi momenti che mi lascio andare con i ricordi alla mia bella città). La gelateria ha chiuso i battenti già da qualche anno, anzi, c'è ancora ma ha cambiato proprietario... non è la stessa cosa. Quando non ci sono più i negozi che vedevi da bambina, senti che la città sta cambiando e tu stai, ahimè, crescendo.

Vabbé, basta ricordi, torniamo alla torta. 


 Non sono ancora pratica con gli ometti, farò più pratica!





E' stato divertente realizzarla e pensare un po' al passato, a volte aiuta.

Per oggi è tutto, alla prossima pasticciata!


                                     Anto.

lunedì 19 settembre 2011

Ricetta con tutorial

Pensando alle uova, non posso che ricordarmi della frittata di patate di mia mamma.  La ricordo in cucina che, con una tecnica tutta sua, riusciva a tagliare le patate a cubetti senza tagliarsi e in pochi gesti. Si sa, quello che fà la mamma è sempre più buono, anche se la ricetta è la stessa e ho visto farlo per anni. La rifaccio spesso è volentieri, ma non mi riesce come la sua.
L'altra sera ne avevo proprio voglia e ho realizzato anche un tutorial per mostrarvi il procedimento.

Ricetta per 4 persone:

5 uova medie Naturelle;
5 patate medie;
2 cucc. grana grattugiato;
100 ml olio extra v. oliva;
sale e pepe q.b.

Per questo tipo di ricette salate, che si tramandano in famiglia, non c'è una vera e propria grammatura degli ingredienti, perché spesso si fanno a occhio: il più delle volte rispecchiano i gusti e le necessità personali, io ho cercato di trasformali in quantità precise.




Si sbucciano le patata, si lavano e si tagliano a dadi di circa 1 cm.



In una padella si scalda l'olio (non troppo forte) e si mettono dentro le patate, si salano e si lasciano cuocere a fiamma non alta, girandole di tanto in tanto. La fiamma bassa è importante per evitare che si brucino fuori e dentro restino crude. In questa fase, molti aggiungono un po' di acqua per far cuocere meglio i dadini, ma io preferisco evitare per non "bollire" le patate e tenerle più croccanti.



Nel frattempo, si sbattono le uova con il grana, aggiustando di sale e pepe.

Le patate saranno pronte quando avranno preso un bel colore dorato esternamente e dentro risultano morbide. Con una forchetta, compattare le patate senza schiacciarle con forza.

Versare l'uovo nella pentola e tenere la fiamma molto dolce. Con la forchetta, fare qualche buco nella frittata per far scendere l'uovo e ottenere una cottura più uniforme.


Quando in superficie l'uovo fa una sorta di bavetta, la frittata è pronta per essere girata. Ognuno ha un suo metodo: io prendo un piatto da pizza, lo appoggio sulla padella e poi capovolto il tutto. Dopodiché devo solo far scivolare la frittata nuovamente nella padella.


Lascio cuocere per qualche altro minuto e spengo la fiamma. 

La frittata è pronta per essere servita!


A me piace molto l'effetto che le patate formano all'interno, come tante caselline.


A piacere si può modificare la ricetta, rendendola più saporita o più colorata alla vista: a volte aggiungo della pancetta, oppure si può mettere dell'erba cipollina, del prezzemolo o della mozzarella. Io vi ho dato la ricetta, voi mettete la fantasia ;)






Per oggi è tutto, alla prossima pasticciata!

                                       Anto.


 
 

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