domenica 31 luglio 2011

Torta per due

Per chi non lo sapesse, il simbolo di Verona è una scala tra 2 cani (pare che siano mastini), che era vessillo di Cangrande della Scala, Signore di Verona durante il Medioevo. Questo è stato adottato come simbolo dell'Hellas Verona, ma in una forma leggermente diversa e con i colori della squadra, gialloblù. 
Mi è stata commissionata una torta per 2 fratelli tifosi dell'Hellas. Non volevo fare di nuovo lo stemma classico, ma provare con qualcosa di diverso. Perciò ho fatto i mastini con la scala. La richiesta è stata abbastanza precisa: base bianca (anche per la pdz), simbolo del Verona (mi pare ovvio), crema al cioccolato e il nome dei festeggiati con la loro età. 
Così ho fatto: base sponge alla vaniglia con ganache al cioccolato di Montersino (I love him! *v*), nomi scritti con ganache mescolata a un po' di crema al burro. Risultato:




Le foto lasciano un po' a desiderare, ma rendono l'idea. Tutto intorno ho fatto delle palline schiacciate alternate gialle e blu per evitare il solito cordolo monocromatico. Devo ringraziare Ale per l'aiuto che mi ha dato per farle: era tardi e cominciavo a essere stanca, ma volevo finirla prima di andare a letto. Devo dire che le sue erano ben fatte. Chissà, potrebbe avere un futuro con la pdz :P

Bene, ora vado a dormire perché ho appena finito una torta e ho impiegato circa 6 ore. Sono distrutta perché ha alcuni particolari non semplici. Ma questa è una sorpresa, perciò non ve ne parlerò stasera. 

Alla prossima pasticciata!

                                 Anto.

giovedì 28 luglio 2011

Cupcake, questo sconosciuto.

Ragazzi, non ho saputo resistere. Dopo 4 giorno di letto mi sono alzata e ho cominciato a pasticciare. Ci voleva qualcosa di buono, veloce e non impegnativo: Cupcakes!
Cos'è? E' la cosa più buona e più bella del mondo! Sono tortine dai gusti più svariati (tutti quelli che vi vengono in mente) con coperture che variano dal cioccolato alla meringa, dal Philadelphia alla glassa, passando per la crema al burro o la pdz. Possono avere stelline, diavoletti,gocce di cioccolato, animaletti (!), amarene, insomma, danno spazio alla fantasia. Ognuno ha il cupcake che si merita.
Io ho preso la ricatta da un blog di un ragazzo di Ravenna, tale Francesco che fà dei dolcetti molto carini e ha delle idee fantastiche. Io ho cominciato con cose semplici: un normale cupcake alla vaniglia con inserti colorati e ciuffo (chiamato anche "frosting" )con meringa italiana ricoperta di cioccolato a macchie. L'altro ha una base al cioccolato con ciuffo al Philadelphia. Questi dovevano essere gli unici. Alla fine ho avanzato un po' di inserto rosa e ho fatto qualche dolcetto colorato macchiato con cioccolato.
Immaginate una morbida nuvola che profuma di cioccolato e zucchero. Questi sono i cupcakes che ho fatto oggi. Goduria! E la glicemia ringrazia...




Dosi per 12 cupcake alla vaniglia:
110 gr di burro, a temperatura ambiente
225 gr di zucchero bianco
2 uova grandi, a temperatura ambiente
150 gr di farina auto-lievitante
125 gr di farina 00
120 ml di latte intero, a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia

Rispetto al procedimento fornito da Francesco, io ho fatto qualche cambiamento. Io ho fatto così:
Scaldo il forno a 200°. Faccio montare burro e zucchero nella planetaria, finché non ho ottenuto un impasto spumoso e bianco. Aggiungo un uovo alla volta e poi l'estratto di vaniglia. Alla fine, aggiungo le farine a mano, incorporandole dal basso verso l'alto con una spatola. Inserisco i pirottini di carta negli incavi della banda per muffin e li ho riempiti per metà. Ho lasciato un po' di impasto che ho colorato con coloranti alimentari (io ho scelto il rosa). Riempio la sac-à-poche, dove ho messo una bocchetta rotonda liscia. Al centro dei cupcakes spremo un po' di impasto colorato finché non si riempiono i pirottini per 3/4. 
Inforno per 15-20 minuti a 180°. Devono essere morbidi, tipo cuscino: se li premete, tornano su senza lasciare il segno. Se preferite, potete fare la prova con lo stuzzicadenti.



Dosi per 16-18 cupcake al cacao:
38 gr di cacao amaro in polvere
90 ml di acqua calda
90 gr di farina per dolci
90 gr di farina 00
5 gr di bicarbonato di sodio
5 gr di lievito per dolci
7 gr di sale fino
180 gr di burro
225 gr di zucchero
2 uova grandi, a temperatura ambiente
9 ml di estratto di vaniglia
120 ml di panna da cucina

Invece per questo cupcake ho seguito le istruzioni del mio collega foodblogger.

Per le coperture, soprattutto quella con meringa italiana, vi lascio un po' in sospeso perché avrò delle novità tra un po' di tempo. 
Comunque, i cupcake, per fortuna, sono finiti. Ne ho lasciati solo 5-6 in casa per Ale. Il resto sono partiti per le pance di parenti e amici: soprattutto il piccolo Luca che appena li ha visti, gli brillavano gli occhi e li ha mangiati tutti e tre.





Per ora vi saluto e vi rimando alla prossima pasticciata.

                                                          Anto.

lunedì 25 luglio 2011

Silenzio, ciak! Torta!

Buon pomeriggio a tutti! Scrivo ancora dal mio letto. Per chi volesse saperlo, la mia schiena sta meglio finché dura l'effetto dei medicinali... quando svanisce, povera me! Passiamo ad altro.
Una decina di giorni fa è stato il compleanno del nostro amico Christian, avvocato, tifoso del Verona, appassionato di cinema, musica e fotografia (suona quasi come un annuncio matrimoniale...). Per la sua festa abbiamo organizzato una piccola cena a casa nostra con torta finale. La scelta del soggetto non è stata facile, soprattutto considerata la mancanza di tempo a causa del lavoro e della preparazione della cena. Alla fine ho scelto un ciak, quello del cinema.

La base è uno sponge che ho aromatizzato con caffé per far risaltare la crema tiramisù all'interno. Vi ho detto che adoro il tiramisù? :P La copertura è pdz nera decorata con colori in polvere argento.

Alla prossima pasticciata.

                                   Anto.

domenica 24 luglio 2011

Il mio primo contest: il Casatiello o Tortano

So di aver scritto un post poche ore fa, ma sono a letto (come detto prima) e non mi resta nientr'altro che girovagare qua e là nel web. Tra le tante cose che ho visto ce n'è stata una che mi ha attirato moltissimo. Un contest! Cos'è? Un concorso indetto da una blogger con tanto di giuria e premio. Di solito vincono coloro che ricevono il maggior numero di apprezzamenti, ma questa volta ci saranno degli esperti a giudicare.
Link del blog


E' un contest sui lievitati dolci, salati  e le pizze. Inoltre, ho visitato il blog di Alessandra e lo trovo molto bello, fatto bene e interessante anche per le mamme, non solo le cuochine.
Tornando al contest, ho subito pensato alla mia ricetta: il casatiello. E' una ricetta facile, sfiziosa e adatta a tutte le occasione. In più devo dire che mi viene particolarmente bene.
Ecco la ricetta:

Per il pane:
1 kg di farina OO + un extra per il piano da lavoro;
100 g strutto + un extra per ungere la teglia; 
50 g lievito di birra;
molto pepe;
sale qb;
acqua qb.

Ripieno:
50 g grana grattugiato;
50 g pecorino grattugiato;
250 g formaggi misti a dadini
(io di solito uso Asiago, Provolone ed Emmenthal);
250 g affettati misti a pezzetti
(salame piccante, prosciutto cotto, pancetta).
facoltativo: 2 uova sode.

Procedimento:
Metto la farina in una grossa bacinella (o contenitore, così non perdiamo liquidi), poi il lievito di birra, un pizzico di zucchero che aiuta la lievitazione, molto pepe e lo strutto. Lavorare il tutto con dell'acqua a temperatura ambiente. Non ho indicato le dosi perché non c'è mai una misura precisa in quanto ogni marca di farina ha la sua umidità e il tempo  atmosferico incide su di essa. Consiglio di aggiungerne pochissima per volta e impastare tra un'aggiunta e l'altra. Comunque, ci vorranno all'incirca un bicchiere e mezzo. Quasi alla fine della lavorazione aggiungo il sale; anche qui non ho una grammatura perché lo strutto può incidere sul sapore. L'impasto dove risultare un po' appiccicoso alle mani; lo metto sul piano infarinato e continuo a lavorarlo.
Quando è abbastanza morbido e quasi asciutto, lo sbatto sul banco per circa 10 minuti (è un buon metodo per scaricare lo stress). Diventa sempre più morbido e incorpora aria che aiuta la lievitazione. Formo la classica palla, su cui ho inciso una croce con il coltello, e la metto a riposare nella bacinella per un'ora o finché non è raddoppiata con della pellicola sopra e uno straccio per tenere l'impasto al caldo.
Passato questo tempo, lo stendo a forma di rettangolo più largo che lungo dello spessore inferiore a un cm.
Spargo sopra il grana e il percorino grattugiato, poi tutti gli altri ingredienti da ripieno, sia affettati che i formaggi. Io ne ho messi alcuni in lista, ma se ne possono aggiungere tanti altri a piacere, lo stesso discorso vale per la quantità, non ce n'è una fissa... dipende dai gusti. Piegare il rettangolo per 5 cm dal lato più corto per non perdere la farcia e arrotolarlo invece dal lato più lungo. Cospargere di strutto l'interno della teglia e mettervi dentro il casatiello a forma di ciambella. Farlo riposare ancora 2 ore.
Nel frattempo, scaldate il forno a 180°. Una volta caldo, infornate la teglia e abbassate la temperatura a 160° per 15 minuti, poi a 180° per altri 45-50 min circa. 
Io uso una teglia da babà, quindi una volta pronto, il casatiello deve essere capovolto, ma per altri tipi di teglia non è necessario.



Spero di essere stata abbastanza chiara... E' un salato che va benissimo per qualsiasi occasione: feste, buffet, cene con amici, Pasquetta (il giorno dopo fatto è ancora più buono), caldo, freddo... nessun problema! E dura diversi giorni.

Alla prossima pasticciata!

                       Anto.

Co' 'sta pioggia e co' 'sto vento, chi bussa al mio convento?

Chi avrebbe mai creduto che al 24 luglio ci sarebbe stato un tempo da lupi?
Ebbene sì, acqua, acqua, acqua, e ancora acqua. La temperatura si è abbassata di circa 10 gradi (fortuna mia!) e il cielo è nero. Sfigati coloro che hanno le ferie in questi giorni. Purtroppo non posso godermi questo bel fresco perché sono bloccata a letto con uno strappo muscolare alla schiena. Per combattere la noia, accendo il pc, rispondo alle mail, cerco notizie, visto che nei giorni scorsi sono rimasta fuori dal mondo.
Ne approfitto per scrivere qualche post e aggiornarvi sulle nuove torte.
La settimana scorsa c'è stata l'annuale riunione della famiglia di mia suocera. Circa 20 persone (gli altri erano in ferie) sedute allo stesso tavolo che ridono e ciaccolano (chiacchierano) del più e del meno.
Le torte erano 2. La prima era un classico Tiramisù per festeggiare il compleanno dello zio di Alessandro.

Come dicevo, la ricetta è di quelle più classiche: tuorli, zucchero, mascarpone e savoiardi imbevuti di caffé d'orzo (il mio tocco in più). Per la scritta e la guarnizione ho usato del cioccolato bianco temperato che ho messo in un cornetto e fatto la scritta su un foglio di acetato. L'ho detto che è il mio dolce preferito? ADORO!!!! :P

L'altro dolce è una new entry, qualcosa che ho fatto per la prima volta: Torta giardino di fragole del  MAestro Montersino.


La prima volta dei dolci non è perfetta, infatti devo correggere alcune cose. La rricetta originale prevede la presenza delle sole fragole, ma io avevo un po' di kiwi da smaltire e li ho messi dentro. Questa è un'altra torta che si monta al contrario come il Quadro d'autore fatto per il mio compleanno. Sopra c'è una gelée allo yogurt "ripiena" di fragole e kiwi, poi 2 strati di mousse di fragole intervallati da 2 stati di pan di spagna. E' ottima e molto fresca. Promossa a pieni voti!

Nel frattempo ho fatto anche un'altra torta, ma ve ne parlerò in un altro post. Ora riposo!

Alla prossima pasticciata!

martedì 12 luglio 2011

Ceres? C'è!

Per combattere la canicola di questi giorni, non c'è niente di meglio che una fresca birra. Io adoro le rosse e quelle dai gusti fruttati. Perché non metterla su una torta? La torta di questa settimana calza proprio a pennello. E' stato il compleanno dell'oste e la sua bionda preferita è la Ceres. Quindi, per ottenere una buona copia, ci vuole il modello originale a cui ispirarsi.
Bottiglia alla mano, comincio a studiarla e decido che oltre alla confezione, farò un boccale pieno con tanto di schiuma.


L'etichetta mi ha dato molto da fare, c'erano tanti piccoli dettagli e, non avendo ancora alcuni colori, mi risulta difficile riprodurne alcuni in particolare. Ho voluto metterci alcuni particolare come la scritta Ceres, la tipica carta in alluminio stropicciata e bianca sul collo e la birra che fuoriesce dalla bottiglia (dalle foto non si nota molto, ma l'effetto è quello del liquido che fuoriesce, và nel boccale e diventa schiuma fino a traboccare.
 
E' stato divertente! La base era uno sponge all'arancia ripieno di chantilly all'arancia e pezzi di fragole. Dimenticavo di dire che la torta era una sopresa della Manu, quindi il nostro Paolo non sapeva nulla del soggetto. Spero che gli sia piaciuta...

A presto con nuove pasticciate!
Stay tuned!
                Anto.

mercoledì 6 luglio 2011

Una settimana di lavoro e di festeggiamenti

Tranquilli, non mi sono persa. Sono stata molto impegnata tra compleanni, degustazioni, lavoro e viaggi.
Sono stata qualche giorno dai miei genitori. Anzi, chiedo scusa a Valentina perché non ho potuto incontrarla, ma sono stata veramente impegnata e spero di vederla la prossima volta che scendo.
Ho preparato una cena di degustazione di vini della cantina Zenato dall'oste Paolo (vedi post di marzo) per 26 persone... e non è stato semplice, anche se il successo è stato grande.
E come dimenticare il compleanno dell'omo? E' stato festeggiato 2 volte. La prima con la sua famiglia e poi con gli amici più cari, la stessa sera della degustazione.
Per la prima torta c'è stata una replica del "Quadro d'autore" perché a mia suocera è piaciuta molto. Però ho usato dei frutti diversi per la decorazione e la gelée.


 Come avevo detto nel post precedente, stavolta ho corretto alcuni errori che avevo fatto nel primo "Quadro". Anzitutto ho bagnato molto di più il pan di spagna, poi ho cambiato la frutta della gelée in melone e ciliegie che sono molto di stagione; inoltre ho modificato la frutta di decorazione: l'altra volta ho ottenuto una decorazione piuttosto scura, invece ora è molto più scenografica con colori chiari.

L'altra torta era molto più simpatica e fantasiosa.


E' proprio lui Homer Simpson. Ricorda il mio Ale, pancia e lingua compresi. La foto non è molto buona, ma si vede abbastanza. Come già sapete, il 3D non è il mio forte, ma ci provo. Il giallo più famoso del mondo è completamente in pdz, il divano è fatto in sponge all'arancia, ricoperto di pdz e impalato con stuzzicadenti.
Per la realizzazione devo ringraziare Christian, il mio complice. Senza di lui non sarei riuscita a fare niente, dato che mi ha tenuto l'uomo lontano da casa per un paio di ore in più, dovendo lavorare in trattoria e preparare la cena per i 26. Grazie Chris!

Sono state 2 settimane belle piene e ora mi godo un po' di riposo, anche se sto già pensando ad altri lavori.

Alla prossima pasticciata!
                     Anto.
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