giovedì 1 settembre 2011

Post di protesta

Se c'è una cosa che mi fa vermanete arrabbiare è una quando mi chiedono di fare qualcosa che non esiste. "Il cliente ha sempre ragione" mi hanno insegnato i miei genitori, commercianti da sempre, e sono d'accordo con loro. Grazie alla mia pazienza, non ho mai scontentato nessuno e poi col sorriso si ottiene tutto. Però alcune richieste sono da matti: una millefoglie (e fin qui tutto normale) con crema allo stracchino. Mi sono stufata di dirlo: la crema allo stracchino NON ESISTE. E' il nome dato alla millefoglie per indicare un particolare di crema che si ammorbidisce molto e si affloscia, in dialetto veneto "si stracca". 
Per coloro che non lo sapessero, la Millefoglie Strachin è il dolce più venduto dalla pasticceria Perbellini (il signore che in tv pubblicizza un noto prodotto per l'acciaio) e in molti sono convinti che ci sia lo stracchino dentro. Ma non è così, lo dicono anche loro. Ci tengo a dire che io non ho niente contro il sig. Giancarlo, che tra l'altro non conosco, o verso la sua pasticceria. Anzi, ho provato più volte i loro prodotti e sono tutti ottimi.
Vorrei solo che la gente cercasse di capire cosa mangia, senza affidarsi a ciò che pensano gli altri e magari a diversificare, senza restare nei soliti canoni. In pratica, quello che voglio dire è che io non posso fare la millefoglie di Perbellini o dolci di altri perché non sarà mai perfetto, in quanto sono ricette segrete e molto particolari. Io ci provo, chi mi conosce, sa che metto tutto l'amore che posso in cucina, ma evitate paragoni con altri. Vi faccio tutto quello che volete, ma non chiedetemi creazioni di altri.

Come dicevo all'inizio, qualche giorno fa mi hanno commissionato una millefoglie "allo stracchino" e in qualche modo c'ho provato. In effetti devo dire che ho mangiato solo 2 volte questo dolce (e in 11 anni è molto poco), per fortuna l'ultima è stata il mese scorso. Ricordavo che la crema è molto dolce e cremosa al palato, un po' pesante e non molto profumata. Quindi ho fatto un'esperimento: ho fatto una struttura di base con la crema pasticcera, ho aggiunto la meringa italiana, che dà molta dolcezza e lucentezza alla crema finale, e della panna montata per aumentare il volume e rendere il tutto vellutato. In pratica, una chantilly con meringa italiana. Non posso dare proporzioni perché sono andata a occhio.
Per la sfoglia ho usato quelle fresche già stese rotonde perché non ho il tempo per farla in casa. Dopo averle bucate per bene, le ho messe in forno a temperaatura più bassa del normale per farle crescere bene. Una volta sfornate, le ho spolverate prima di zucchero a velo, poi con il burro di cacao in polvere per impermeabilizzarle ed evitare che con la crema le sfoglie si inumidiscano troppo.
Ho fatto la classica millefoglie tonda con 3 strati di pasta e 2 di crema. L'ho guarnita intorno con ciuffi di panna, ho "ciuffato" anche il lato superiore dopo averlo cosparso di zucchero a velo. La scritta è in cioccolato.





Sicuramente non è da pasticceria, ma non è male. Non so se il committente è rimasto soddisfatto o preferiva quella allo "stracchino", ma il piatto è tornato vuoto. Chissà!

Prima che mi dimentico: non ho detto niente nei mesi scorsi per scaramanzia, ma un po' di tempo fa mi sono accordata con una ditta per una collaborazione e oggi abbiamo definito il tutto. Sto parlando di Eurovo che produce uova e ovoprodotti di ottima qualità. Dalla settimana prossima vi fornirò diverse ricette con le loro uova.

Per stasera è tutto e scusate lo sfogo, ma ci voleva.
Alla prossima pasticciata,

                        Anto.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...